Giornalisti e Associazioni 
che attingono a questa fonte sono tenuti ad indicare quanto riportato di seguito:


Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
Tel. 035-219255, Fax 035-235660,  lega.nazionale@antipredazione.org

COMUNICATO STAMPA
03-maggio-2001


Torna al centro del dibattito Rocco Barlabā, 16 anni, al quale il prof. Gorgerino (Primario di Rianimazione dell'Ospedale Martini di Torino e Presidente Aido Piemonte) pretendeva di praticare una autopsia a cuore battente per superare d'autoritā l'opposizione dei genitori all'espianto di organi (8-13 giugno 1994).

100 MILIONI DI DANNO: ALL'IMMAGINE ?

Non possiamo accettare la sentenza del tribunale di Torino che ha condannato la Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la sua presidente per danno all'immagine del Prof. Gorgerino (ex primario di Rianimazione dell'ospedale Martini e presidente dell'Aido Piemonte). Dobbiamo ricorrere in Appello.

Ricorderete i fatti: Gorgerino aveva affermato sulla stampa di poter procedere tramite autopsia (a cuore battente!) all'espianto di organi dal 16enne Rocco Barlabā, nonostante l'opposizione della famiglia. Era il 1994.   Noi rispondemmo sulla stampa che quell'autopsia a cuore battente su non-donatore era illegale e criminale.

Nel '96 Gorgerino ci denunciō per danno all'immagine chiedendo 100 milioni di risarcimento. Il magistrato Dr. Barbuto dopo 5 anni di processo ci condanna a 30 milioni, pių 26 milioni di spese processuali, pių IVA e CPA.

Gorgerino non accetta di essere "sottopagato" e pare ricorra in Appello. Del resto noi non vogliamo accettare di pagare quell'immagine neanche una lira per ragioni di principio. 

Il magistrato pare non abbia avuto il tempo, in 5 anni, di leggere le dichiarazioni di Gorgerino, dove egli stesso ammette di aver giā espiantato con l'uso dell'autopsia a cuore battente Patrizia Farolfi per rubarle il cuore pulsante ed altro, contro il suo volere e dei suoi familiari.

Quale danno all'immagine se lui stesso lo ammette?

Ora, delle due l'una: o i "gorgerini" possono fare quello che vogliono e allora diventa "presa per i fondelli" la manifestazione di volontā oppositiva prevista dalla legge, oppure non possono, come noi affermiamo, e allora i vari "gorgerini" vanno stigmatizzati come esponenti di una prassi illegale e quindi criminale.   

Questa sentenza va rimossa insieme alla prassi criminale.

Nerina Negrello
Presidente

 

       

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